Glenn Gould è ormai un’icona del Novecento. La sua immagine campeggia ovunque si parli o si discuta di musica, quasi alla stregua di un marchio registrato. Eppure la diffusione del mito rischia di rimuovere la profondità del musicista, così attento alle dinamiche sociali e politiche, addomesticando il suo messaggio di interprete negli stereotipi della società dell’estetizzazione diffusa. L’autore mette al centro della sua riflessione le questioni teoriche e politiche del lascito gouldiano, analizzando le registrazioni e gli scritti saggistici per costruire un discorso organico sulla sua idea di interpretazione musicale, e non manca di riflettere sull’influsso di Gould, soprattutto nelle opere di Edward W. Said sul fronte della critica culturale e di Thomas Bernhard su quello della letteratura. Si delinea il ritratto di un musicista sensibile a un’idea comunitaria di musica, che ha saputo anticipare un futuro in cui l’arte possa essere goduta e capita con l’attenzione necessaria. Gould si è realmente posto il problema della deriva culturale, provando a costruire soluzioni e a sperimentare pratiche di senso. Emerge un’estetica politica della musica, capace di far uscire la figura dell’artista fuori dai luoghi comuni che deturpano l’immagine di un pianista condannato a essere schiavo del consumismo culturale.
Collection : La critica sociale
Publication : 12 mai 2016
Intérieur : Noir & blanc
Support(s) : eBook [PDF + ePub + Mobipocket + WEB]
Contenu(s) : PDF, ePub, Mobipocket, WEB
Protection(s) : Marquage social (PDF), Marquage social (ePub), Marquage social (Mobipocket), DRM (WEB)
Taille(s) : 1,11 Mo (PDF), 1,81 Mo (ePub), 4,13 Mo (Mobipocket), 1 octet (WEB)
Langue(s) : Italien
Code(s) CLIL : 3377
EAN13 eBook [PDF + ePub + Mobipocket + WEB] : 9788878854307
EAN13 (papier) : 9788878852709
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