In Italia il secondo dopoguerra è stato segnato dal crollo irreversibile del sistema manicomiale pubblico e da una trasformazione radicale degli interventi assistenziali rivolti alle persone affette da minorazioni psichiche, fisiche e sensoriali. Le classi differenziali e speciali sono entrate progressivamente in crisi, così come gli istituti psicopedagogici, gli istituti d’istruzione per ciechi e per sordi e più in generale tutte le pratiche tendenti alla “separazione” tra individui sani e malati, tra “normali” e “subnormali”. Questo libro si orienta appunto all’analisi di quel grande cambiamento, delle sue conseguenze, delle ragioni culturali, sociali e politiche che lo hanno determinato, dei tempi e delle modalità con cui esso è avvenuto. L’indagine si concentra su un caso specifico – quello della psichiatria torinese tra gli anni Sessanta e Ottanta – ma non mancano incursioni in territori diversi – il mondo della scuola ad esempio – e in questioni e tematiche di più ampio respiro. Restringere il campo d’osservazione a una realtà particolare consente d’altro canto di affrontare nel concreto il dispiegarsi di quelle trasformazioni, scongiurando il rischio di discorsi troppo vaghi o generici. Senza dimenticare infine che l’implosione del manicomio ha avuto caratteristiche peculiari nei vari contesti locali in cui si è verificata, così come linee e tendenze diverse ha poi seguito il processo di costruzione di un’alternativa al vecchio modello assistenziale.
Collection : Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino
Publication : 7 mai 2014
Intérieur : Noir & blanc
Support(s) : eBook [WEB + PDF + ePub + Mobipocket]
Contenu(s) : WEB, PDF, ePub, Mobipocket
Protection(s) : DRM (WEB), Marquage social (PDF), Marquage social (ePub), Marquage social (Mobipocket)
Taille(s) : 1 octet (WEB), 1,28 Mo (PDF), 2,51 Mo (ePub), 5,86 Mo (Mobipocket)
Langue(s) : Italien
Code(s) CLIL : 3081
EAN13 eBook [WEB + PDF + ePub + Mobipocket] : 9788867052363
EAN13 (papier) : 9788867050154
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