In quarant’anni di ininterrotta attività, Silvio d’Amico ha influenzato la scena italiana del Novecento come pochi altri uomini di teatro hanno saputo fare. A partire dai suoi esordi come critico ‘militante’ sulle pagine dell’«Idea Nazionale », ha perseguito con rara coerenza e costanza la sua battaglia per una scena rinnovata e contro il modello ottocentesco del Grande Attore e delle compagnie di giro. Per comprendere il suo percorso, culminato in una delle più resistenti egemonie culturali in campo teatrale che l’Italia del Novecento abbia conosciuto, è necessario porre in relazione la sua voce con le molte che hanno animato la vita culturale e teatrale italiana in particolare negli anni Venti e Trenta: innanzitutto gli attori (Zacconi, Novelli, la Melato, Ruggeri, la Galli, la Duse, Petrolini, la Abba, Tofano, la Pavlova); poi, i direttori di compagnia come Talli, i registi e teorici del teatro come Bragaglia; gli scrittori come Bontempelli e Pirandello e infine i critici di diversa formazione (Gobetti, Gramsci, Bertuetti, Praga, Simoni, e molti altri).
Collection : Fuori collana
Publication : 5 novembre 2013
Edition : 1ère édition
Intérieur : Noir & blanc
Support(s) : eBook [PDF + ePub + Mobipocket + WEB]
Contenu(s) : PDF, ePub, Mobipocket, WEB
Protection(s) : Marquage social (PDF), Marquage social (ePub), Marquage social (Mobipocket), DRM (WEB)
Taille(s) : 4 Mo (PDF), 2,61 Mo (ePub), 6,19 Mo (Mobipocket), 1 octet (WEB)
Langue(s) : Italien
Code(s) CLIL : 3622
EAN13 eBook [PDF + ePub + Mobipocket + WEB] : 9788899200046
EAN13 (papier) : 9788897523130